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Marcos Del Roio analizza l'attività politico-teorica di Gramsci, prima del suo incarceramento, alla luce di una tesi forte e radicale: la continuità piena tra l'azione politica e la riflessione filosofica di tutto Gramsci. Il che non comporta la sottovalutazione dei cambiamenti, delle svolte, financo delle rotture intervenute nell'arco della sua breve, ma densa esistenza. Al contrario. Emergono, leggendo Gramsci, idee-cardine che determinano in modo unitario il ritmo del suo pensiero, per lo meno dall'epoca dei Consigli di fabbrica sino alla stesura degli ultimi quaderni, e che costituiscono l'identità del pensiero, oltre e attraverso le diversità delle sue manifestazioni: ciò che ritroviamo, in genere, nei grandi pensatori. Il titolo e l'esergo del libro di Del Roio rinviano precisamente, nell'immaginemetafora del raggio e dei prismi, a questo contrappunto tra identità e diversità. La categoria essenziale del sottotitolo ci riporta alla medesima problematica, considerata nella temperie dell'azione politica di Gramsci, con riferimento a quel suo radicale leninismo che lo guidò nel vincente duello con Bordiga: il "fronte unico" - formula politica nata nel 1921 in Germania, centrale nel pensiero maturo di Lenin - di cui Del Roio mostra le diverse interpretazioni, analizzando la posizione di Gramsci a riguardo.